Non è una gran novità, ma secondo l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) gli studenti italliani sono pessimi per quanto riguarda la cultura scientifica, la matematica e la comprensione della lettura.
Non è uno scherzo. Io ci credo davvero, anche perchè ho avuto l'opportunità di seguire la classe di mia sorella nella sua evoluzione (o involuzione?) nei 5 anni del liceo.
L'esame della Ocse è stato fatto sugli studenti quindicenni.
Oltre alle solite in-competenze scientifiche che, su 57 Paesi ci vedevano al 27° posto nel 2003 ora siamo al 36°, c'è il ritorno della matematica che agli studenti italiani proprio non piace: qui siamo al 38°, peggio di noi solo la Grecia, la Romania e la Bulgaria in Europa (ai primi posti Taiwan, Finlandia, Hong Kong, Corea e Olanda) ci siamo ridotti anche per la comprensione alla lettura al 33° posto, peggio di noi sempre le solite: le nuove arrivate nell'UE.
Credo proprio che la situazione sia terribile.
Ogni anno vengono sfornati dalle scuole migliaia di ignoranti, di gente che non conosce il significato della parola "archiviare" o "giubilo", che non sa indicare su una cartina geografica la Puglia! Questi esempi non sono inventati, ve lo assicuro: i primi due vengono dalla classe di mia sorella, dalla ragazza che i professori reputano da 100 alla maturità di quest'anno, e la lacuna geografica da un ragazzo di scuola media, di terza media.
Queste sono lacune dovute alla mancanza di studio, mancanza dei genitori nello seguire i figli durante la loro istruzione e carenze anche negli insegnanti.
Sì, proprio gli insegnanti sono quelli che, secondo me, dovrebbero essere ripresi per primi, proprio perchè, dato che la situazione è generalizzata, vuol dire che non sono sufficentemente preparati e motivati.
Fate un'analisi veloce di quello che è stato o è il vostro corpo docenti. Qual è l'età media? La mia 50 anni, per essere gentili. E i metodi di insegnamento sono nuovi? No, ma sono gli stessi dall'unione d'Italia (parlo di metodi, non di programmi). Qual è la loro maggiore preoccupzione? Il programma!
Certo, perchè non frega niente a nessuno se gli studenti non hanno capito, l'importante è finire il programma.
Quanti insegnanti vi sono sembrati interessati davvero all'insegnamento, motivati nella loro missione? Mmm, molto pochi. Quanti davvero competenti? Anche qui si contano. Ma perchè tenersi certa gente? Si, ancora i sindacalisti ad assalirmi, ma scusate se è incapace perchè dovrei pagarlo? Ve lo dico io perchè: perchè ormai è entrato nella scuola e non lo butta fuori nessuno. Ecco perchè si deve sopportare "l'insegnamento" di gente incompetente, che lascerà profonde lacune negli alunni.
Ciò che è errato è che non esiste una verifica delle competenze e tantomeno della capacità vera e propria di insegnare. Ci sono persone che non sono capaci di spiegare il funzionamento di una caffettiera! Nessuno ha ordinato loro di fare l'insegnante, nemmeno il medico.
Conosco professori di liceo che non sanno utilizzare i giusti tempi verbali, che utilizzano l'insegnamento come alternativa alle mura domestiche: invece di stare a casa vanno a insegnare, chiaramente fregandosene se fanno 10 giorni di assenza al mese.
Io ho problemi con il latino, tutto perchè, per problemi di salute e stress del professore, eravamo sommersi di supplenti. Durante l'ultimo anno di liceo volevano cambiarci di nuovo professore (avevamo avuto la "fortuna" di averne una per 2 anni consecutivi) solo per far combaciare le cattedre dei docenti, per riempire le ore di tutti, alla faccia del diritto alla continuità d'insegnamento, il diritto a una continuità di metodo, di percorso formativo all'interno di un ciclo di studi.
Ed ecco che mi sono armata di pazienza e, da brava rappresentante di classe, mi sono recata tutti i giorni in presidenza per far valere questo diritto, ottenuto solo con le firme dei genitori, a dimostrazione che della nostra richiesta non importava niente a nessuno se non con il pericolo di un provvedimento degli adulti.
Parliamo dei genitori.
A volte sono ignoranti, ma non per colpa loro, ma a volte capita che non siano in grado di seguire i figli o di aiutarli in caso di incomprensione dei compiti a casa. Purtroppo spesso si vergognano a ricorrere al doposcuola, non rendendosi conto che rovinano l'istruzione dei figli.
Ai genitori chiedo anche di non essere complici nelle assenze programmate dei figli, di non andarli a prendere da scuola per scampare all'interrogazione di storia, di non firmare l'autorizzazione all'entrata in ritardo per scampare quella di diritto (e agli insegnanti chiedo di prendere provvedimenti per queste assenze programmate spesso di massa...situazione sempre recuperata dalla classe di mia sorella). Cercate di responsabilizzarli. Non fategli i compiti, perchè farete loro un danno.
Agli studenti: vi rendete conto che mettete a repentaglio la vostra vita? Quella degli altri? Non vi preme nemmeno la figuraccia che fate davanti al mondo?
E' tratto dal mio blog.