Referendum 25 e 26 giugno, istruzioni per l’uso
ALLE URNE. Ecco cosa cambierà se dovesse vincere il Sì. Se vincerà il No sarà possibile ripresentare il referendum non prima di 5 anni.
Il 25 e 26 giugno 2006 i cittadini italiani sono chiamati a votare per confermare o respingere la riforma sulla II parte della Costituzione italiana. Il provvedimento è stato approvato dall'Aula del Senato con 170 voti favorevoli, 132 contrari e 3 astenuti, nella seduta di mercoledì 16 novembre 2005. Cosa cambierà dopo il referendum? Se si voterà “Sì” si darà il proprio consenso ai cambiamenti proposti dalla riforma. Se si voterà “No” resterà tutto invariato.
QUESTI I CAMBIAMENTI IN SINTESI:
- Si ridurrà il numero complessivo dei parlamentari (518 alla Camera dei deputati, 252 al Senato federale);
- Si istituisce il Senato federale della Repubblica, quale Camera rappresentativa degli interessi del territorio e delle comunità locali. Del Senato federale, i cui componenti saranno eletti contestualmente ai rispettivi Consigli regionali, faranno anche parte, senza diritto di voto, rappresentanti dei Consigli regionali e delle autonomie locali;
- Si snellisce l'iter di approvazione delle leggi: salvo alcune materie, riservate al procedimento collettivo delle due Camere, il modello prevalente è quello dei procedimenti monocamerali, rispettivamente di competenza della Camera e del Senato federale sulla base delle materie trattate. Questo vuol dire che non è più richiesta una doppia approvazione di Camera e Senato sullo stesso testo. Il ramo del Parlamento che non ha poteri decisionali sulla singola materia potrà invece proporre modifiche, sulle quali è chiamato ad esprimersi infine l’altro ramo. Sui progetti di competenza del Senato federale il Governo, previa autorizzazione del Presidente della Repubblica, potrà dichiarare la c.d. "essenzialità " delle modifiche ad un disegno di legge, in funzione della realizzazione del programma di governo o della tutela di specifiche finalità , al fine di ottenere il voto finale da parte della Camera dei deputati;
- Si introduce in Costituzione la figura delle Autorità amministrative indipendenti;
- Si rafforza il ruolo delle Regioni speciali nel procedimento di approvazione dei rispettivi statuti;
- Si assegna un ruolo specifico alle opposizioni alla Camera e alle minoranze al Senato;
- Si rimodula l’assetto delle attuali competenze legislative: da un lato, ritornano allo Stato alcune materie difficilmente frazionabili; dall’altro lato, si valorizza il ruolo delle autonomie regionali, attraverso l’attribuzione di competenze esclusive attinenti alla sanità , alla scuola ed alla sicurezza pubblica (devolution);
- Si modifica le modalità di elezione e le funzioni del Presidente della Repubblica, quale supremo garante della Costituzione; L’età minima per essere eletti Presidente si sposta dai 50 ai 40. - Si rafforza il ruolo dell’Esecutivo, sia attraverso l’indicazione diretta del Primo ministro da parte del corpo elettorale, sia attraverso il ruolo che questi assume all’interno del Consiglio dei ministri, sia all’interno del procedimento legislativo. Sono inoltre previste alcune disposizioni dirette ad evitare i c.d. “ribaltoni”;
- Si rende sempre possibile il ricorso al referendum sulle leggi costituzionali;
LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO:
http://www.interno.it/legislazione/pages/articolo.php?idarticolo=697
Il testo è sottoposto a referendum, poiché non è stato approvato "nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".
NON C'Ã IL QUORUM
Il quorum strumentale (il numero di votanti) non è pregiudiziale alla validità del referendum. Questo tipo di procedimento, a differenza del referendum abrogativo, infatti, non è finalizzato al perfezionamento ed al bilanciamento delle scelte del legislatore, ma è uno strumento «di garanzia delle minoranze». Questo vuol dire che la legge costituzionale è confermata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli.
QUANDO SI VOTA
Domenica 25 giugno, si vota dalle 8.00 alle 22.00, mentre lunedì 26 giugno dalle 7.00 alle 15.00.
DOVE E COME SI VOTA
Per votare ogni elettore deve andare, con la propria tessera elettorale e un documento d'identità valido, alla sezione elettorale indicata sulla tessera elettorale o sul tagliando di aggiornamento inviato dal Comune (in caso di cambio di residenza).
Verrà consegnata una scheda su cui bisognerà tracciare un segno sul SI o sul NO.
CHI PUO’ VOTARE?
I cittadini che compiano il diciottesimo anno di età entro domenica 25 giugno, il giorno della consultazione referendaria.
Nel caso in cui il referendum non venisse approvato sarà possibile ripresentarlo non prima di 5 anni.
LE FS E IL REFERENDUM
In occasione del Referendum popolare Trenitalia ricorda che sono previste agevolazioni sul costo del biglietto ferroviario per chi andrà a votare spostandosi in treno.
Per gli elettori residenti nel territorio nazionale, il viaggio di andata e ritorno dovrà avvenire tra sabato 17 giugno e giovedì 6 luglio (ore 22); mentre, per i residenti all’estero, la validità del viaggio si estende a partire da venerdì 26 maggio fino a mercoledì 26 luglio .