Antonio d
2008-10-28 03:28:24 UTC
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Nel numero in edicola questa settimana, "Famiglia Cristiana" critica il decreto Gelmini. "Non chiamiamo riforma un semplice taglio di spesa" è il titolo dell'editoriale d'apertura del giornale. "Nel mirino c'è una legge approvata di corsa, in piena estate. La dicitura è roboante: 'Riforma della scuola'; più prosaicamente - si legge sul settimanale dei paolini - 'contenimento della spesa', a colpi di decreti, senza dibattito e un progetto pedagogico condiviso da alunni e docenti. Non si garantisce così il diritto allo studio: prima si decide e poi, travolti dalle proteste, s'abbozza una farsa di dialogo. Il bene della scuola (ma anche del Paese) richiede la sospensione o il ritiro del decreto Gelmini. Per senso di responsabilità", scrive il settimanale. E ancora: "Un Paese che guarda al futuro investe nella scuola e nella formazione, razionalizzando la spesa, eliminando sprechi, privilegi e 'baronie' nonché le 'allegre e disinvolte gestioni'. Ma i tagli annunciati sono pesanti: all'università arriveranno 467 milioni di euro in meno. Nei prossimi cinque anni il Fondo di finanziamento si ridurrà del 10 per cento. Solo il 20 per cento dei professori che andranno in pensione verrà sostituito. Come dire: porte chiuse all'università per le nuove generazioni". "Un Paese in crisi trova i soldi per Alitalia e banche: perché non per la scuola ? Si richiedono sacrifici alle famiglie, ma costi e privilegi di onorevoli e senatori - sottolinea "Famiglia Cristiana" -restano intatti. Quando una Finanziaria s'approva in nove minuti e mezzo; quando, furtivamente, si infilano emendamenti rilevanti tra le pieghe di decreti legge, il Parlamento si squalifica". E per il futuro non mancano le preoccupazioni: "Ci siamo appena distratti, che già un'altra norma 'razziale' impone ai medici di denunciare alla polizia gli immigrati clandestini che bussano al pronto soccorso".
(Fonte: ADNKronos)
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Adesso, che perfino un giornale che molti CREDEVANO essere filo-pidiellino (ma che in realtà, col PdL, ci condivide solo un qualche conservatorismo sui temi etici) si mette dalla parte di cerca di aprire gli occhi alla gente sui tagli e sui maggiori disagi che avranno le famiglie, in seguito a questo decreto . . . ci arrivate che chi in questi giorni sta protestando HA LE SUE PESANTI RAGIONI ???
Oppure volete continuare a sostenere che sono tutte proteste dettate da ragioni politiche e sindacali ?
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